4 buoni motivi per studiare una lingua orientale

20.03.2014 14:30

 

La motivazione e' tutto quando si intraprende lo studio di una lingua straniera, soprattutto in lingue non comuni come il cinese, o l’arabo. Oggi vorremmo spiegarvi alcuni dei motivi per cui, secondo il nostro parere, vale la pena conoscere una lingua del genere.

Iniziamo subito con l’obiezione più comune che ci viene rivolta: tanto con l’inglese vado ovunque, a che mi serve spaccarmi la testa sui toni cinesi o sugli onorifici giapponesi?
Questo è verissimo, ma ci sono molte cose che lo studio di una lingua così diversa dai nostri standard può darci. Ve ne elenchiamo qui solo alcuni – prendendo a prestito le parole di altri per l’occasione – ognuno di voi è poi libero di aggiungere le sue motivazioni personali.

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If you talk to a man in a language he understands, that goes to his head. If you talk to him in his language, that goes to his heart.” (Nelson Mandela)
Vi è mai capitato di andare in un Paese straniero, dove nessuno parla la vostra lingua, e sentire una persona del posto che improvvisamente si rivolge a voi in italiano? Se vi è capitato forse capite cosa intendeva Mandela con la frase qui sopra. Certo, con l’inglese si va ovunque, ma a volte non c’è nulla di più bello di poter comunicare con qualcuno nella loro lingua nativa.

I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo.” (Ludwig Wittgenstein)
Imparare una lingua che sconvolge completamente gli standard a cui siamo abituati con le lingue europee, con suoni, grammatica ed un sistema di scrittura del tutto diverso da quelli che usiamo quotidianamente, sviluppa enormemente la nostra elasticità mentale. Senza contare che il contatto, diretto o indiretto, con una cultura basata su valori, idee e concetti completamente diversi dai nostri aiuta a capire meglio i propri, a interrogarsi su molte cose che si danno per scontate e ancora una volta ad aprire le proprie vedute.

La lingua è la veste del pensiero.” (Samuel Johnson)
Per chi è già appassionato di qualche aspetto delle culture orientali, ad esempio chi pratica un’atre marziale cinese, chi ama la cultura popolare giapponese o è particolarmente interessato all’arte islamica, conoscere la lingua in cui l’arte/filosofia di interesse è stata concepita e si è sviluppata è sicuramente una chiave fondamentale che aiuta ad approfondire e comprendere meglio la cultura in cui tale pensiero si esprime.

Infine – un aspetto da non sottovalutare – una lingua inconsueta può essere un plus davvero interessante nel curriculum vitae, e non solo dal punto di vista prettamente lavorativo. Infatti questa può dimostrare una dedizione e una forza di volontà non da poco per il fatto di aver studiato da adulti una lingua così complessa e lontana dalle nostre abitudini.

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