Consigli per studiare le lingue: metodi per ricordare vocaboli

21.05.2014 13:39

Consigli per studiare le lingue: metodi per ricordare vocaboli

 

Oggi vorremmo darvi alcuni consigli pratici per ricordare vocaboli in una lingua straniera che stiate studiando.

Non stressarti: eccoti alcuni consigli pratici per ricordare vocaboliUna delle cose che mette più in crisi chi sta cercando di apprendere una nuova lingua sono i famigerati vocaboli nuovi. Certo, la grammatica può darci dei grattacapi, ma con un po’ di esercizio generalmente riusciamo a cavarcela. Se invece, proprio quando ci serve, non ricordiamo o non sappiamo una determinata parola, allora arrivano i problemi. In alcuni casi si può ricorrere ad un giro di parole o un sinonimo, ma questo non funziona sempre – basti pensare al caso di un vocabolo tecnico o di un verbo di uso molto comune difficilmente rimpiazzabile con altro.

Imparare vocaboli è inoltre spesso sottovalutato dagli studenti, soprattutto da quelli italiani che, abituati ad un’impostazione “all’antica” tipica ahinoi delle nostre scuole,  tendono a concentrarsi molto su regole ed eccezioni piuttosto che sull’assimilare un buon numero di parole. Il risultato è che poi spesso tali studenti riescono a mettere assieme una frase perfettamente grammaticale, ma al momento della produzione orale balbettano e non riescono mai a trovare la parola giusta per esprimere quello che hanno in testa.

Le soluzioni a questo problema ci sono, e naturalmente variano da persona a persona. Vi abbiamo già parlato in precedenza di Anki, un eccellente software di ripetizione assistita che può aiutare davvero tantissimo chi deve imparare a memoria qualsiasi tipo di nozione (da vocaboli inglesi a caratteri cinesi fino a leggi o formule matematiche). Tuttavia, per chi non abbia sempre sotto mano un computer o uno smartphone, o per chi semplicemente preferisca fare le cose all’antica, esistono tantissimi altri metodi per aiutarsi con l’apprendimento del vocabolario. Eccovi quindi alcuni consigli pratici per ricordare vocaboli in una lingua straniera con maggiore facilità ed efficienza che hanno ricevuto un feedback positivo da parte dei miei studenti.

FLASHCARDS:

Questo è il metodo utilizzato anche da Anki, che il software ha reso in formato elettronico ma che nessuno ci impedisce di utilizzare anche nel suo “tradizionale” formato cartaceo. Leflashcards consistono in un mazzo di carte sul cui fronte c’è una domanda, una frase un vocabolo da ricordare o semplicemente un disegno, mentre sul retro c’è la risposta o il vocabolo nella lingua straniera.Facciamo un esempio:

flashcards: consigli pratici per imparare vocaboliQueste flashcards, dall’inglese al cinese, riportano da un lato la parola apple e l’immagine di una mela, mentre dall’altra i caratteri cinesi ed il pinyin per la pronuncia. Dunque studieremo il mazzo o guardando il cinese, e cercando di ricordare cosa significhi 苹果 píngguò, oppure guardando l’inglese, cercando quindi di ricordare i caratteri e la pronuncia della parola mela in cinese. Un mazzo del genere è facilmente trasportabile ed è utilizzabile non solo mentre si studia, ma anche in viaggio, durante l’attesa dal dentista o addirittura mentre si passeggia! Alcuni di questi mazzi si trovano in commercio, ma per lo più in inglese; se invece desideriamo avere un mazzo perfettamente adatto alle nostre esigenze di studio, dal mio punto di vista vale la pena impiegare qualche ora per crearsi un mazzo personalizzato, che può successivamente essere ampliato e modificato a seconda delle proprie esigenze di studio.

POSTER ED ETICHETTE:

poster ed etichette per ricordare vocaboli con facilitàUn’alternativa alle flashcards che personalmente ho utilizzato parecchio – essendo una visual learner – sono i poster o etichette da posizionare in punti strategici della casa o dell’ufficio. Soprattutto quando ho dovuto imparare montagne di caratteri cinesi, etichettavo ogni cosa della casa (dalla porta alla matita, dal frigorifero al letto) con il carattere cinese corrispondente, avendo cura di posizionare l’etichetta in un punto ben visibile dove mi sarebbe caduto spesso l’occhio. Per concetti più astratti, come ad esempio i le varie forme del verbo “portare” o i termini grammaticali, ho invece utilizzato dei semplici poster colorati con immagini che ho appeso davanti alla scrivania dove sedevo a studiare per ore e vicino al letto. In questo modo ogni volta che mi alzavo dal letto, o che alzavo la testa dai libri per una pausa, volente o nolente il mio sguardo si posava sui caratteri in questione, che poi non ho mai dimenticato.

MAPPE CONCETTUALI:

Un altro consiglio che dò spesso ai miei studenti alle prese con liste infinite di vocaboli da imparare è di utilizzare delle mappe concettuali per legare vocaboli simili o affini tra loro, in modo da avere sia una rappresentazione visiva che un percorso per così dire logico che faciliti la memorizzazione. Anche qui i visual learners troveranno molto utile aggiungere alle parole delle immagini significative, che si fisseranno più facilmente in testa assieme al vocabolo da imparare. Il grosso vantaggio di questo metodo è che le mappe sono di facile creazione, sia al computer che a mano, e come le flashcards possono essere facilmente trasportate per studio o ripasso anche in viaggio o nelle sale d’attesa. Eccovi un esempio di visual map che ho recentemente creato per i vocaboli cinesi legati alla sfera di 电 diàn, elettricità:

mappa concettuale di un vocabolo: consigli pratici per ricordare vocaboli

RIPETIZIONE E MEMORIZZAZIONE DI FRASI:

Un altro punto su cui insisto spesso, specialmente per il cinese, è di imparare i vocaboli all’interno di un contesto, in modo da facilitare al nostro cervello il lavoro di categorizzarli ed immagazzinarli. Per questo spesso consiglio a chi dice di avere “poca memoria” di cercare di ripetersi delle frasi intere piuttosto che dei vocaboli, meglio ancora se queste frasi ci vengono ripetute da un madrelingua (quindi da un audio pre-registrato). Un esempio? Se voglio imparare il phrasal verb inglese “pick up” potrei ricordare “I pick up my daughter from school every day”. In questo caso, ricordando la frase non solo ricordo il significato di pick up, ma anche tutta una serie di informazioni correlate molto importanti: dove va l’espressione di tempo every day, la preposizione from, dove va l’oggetto con i phrasal verbs, ecc. Ancora una volta qui Anki potrebbe tornarci utile, visto che permette di inserire anche file audio nelle flashcards.

UTILIZZO NELLA VITA QUOTIDIANA:

Infine, un metodo davvero semplice ed utilizzabile da tutti è quello di cercare di correlare la propria vita quotidiana alla lingua straniera. Un esempio che faccio sempre è quello della data o dell’ora: se stiamo imparando come dire l’orario in una determinata lingua, perché ogni volta che guardiamo l’orologio durante la giornata, oltre a dire o dirci l’ora in italiano non pensiamo a come si direbbe nella lingua x? E così si potrebbe fare con numeri, nomi di oggetti, nomi astratti o addirittura frasi intere. È un esercizio che non richiede materiale particolare, che c’impegna pochi secondi quando lo facciamo ma che se fatto con regolarità può portare a dei risultati davvero incredibili in pochissimo tempo.

Questi sono solo alcuni dei consigli pratici per ricordare vocaboli di una lingua straniera che ho dato spesso ai miei studenti, e che hanno riscosso un certo successo. E ora perché non ci fate sapere qual è il vostro metodo di memorizzazione preferito?

 

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