DELLA COMPLESSITA' DELLA LINGUA INGLESE

31.03.2014 17:26

Ecco un altro bell'articolo dal blog di BOCCAPERTA (https://www.boccaperta.com/category/lingue-europee/inglese/page/2/).....

DELLA COMPLESSITA' DELLA LINGUA INGLESE

lingua_ingleseChiunque abbia studiato o comunque avuto a che fare con la lingua inglese uno dei maggiori grattacapi è rappresentato dalla pronuncia e dallo spelling delle parole. Ci viene spessissimo rivolta la domanda “ma perché door si legge con la /o/ e room si legge con la /u/?”. E ogni volta la nostra risposta è la stessa: purtroppo in inglese non esistono delle vere e proprie regole di spelling (come in francese o italiano).
Ovviamente questo non significa che il modo di trascrivere le parole in inglese sia del tutto arbitrario, anzi. Tuttavia sicuramente la varietà e complessità dello spelling inglese possono scoraggiare e confondere, anche i madrelingua stessi!

Questa complessità non è naturalmente frutto di una specie di sadismo da parte dei parlanti d’inglese verso chi debba studiare la loro lingua (!!), né tanto meno di una specie di “confusione” o “disordine” all’interno della lingua. Si tratta di una ragione storica molto semplice e allo stesso tempo interessantissima per i linguisti: la lingua inglese si è formata combinando molte lingue diverse. 
[Per farvi un'idea della complessità dello sviluppo fonologico della lingua inglese, date un occhio a questo schema.]

Pur essendo classificata come una lingua di ceppo germanico occidentale (come il tedesco o l’olandese), la lingua inglese ha sostanziali differenze con queste lingue dovute all’isolamento dell’isola britannica rispetto alle “cugine” continentali, nonché alla varietà di popolazioni che si sono susseguite, e da ognuna delle quali l’inglese ha tratto qualche cosa.

Quindi ad esempio l’inglese per “uscita” è exit, vocabolo direttamente derivato dal latino e molto diverso da quello germanico rimasto invece nel tedesco (Ausgang) e nell’olandese (uitgang) – sebbene in alcuni dialetti inglesi sia rimasta la parola di ceppo germanico outgoing per indicare l’uscita. Stesso discorso per change, derivata dal francese, quando in tedesco (Änderung) o olandese (verandering) è rimasto il termine di derivazione germanica

origini_lingua_ingleseAllo stesso modo, per influenza di lingue del nord Europa (in seguito a colonizzazioni vichinghe), alcuni aspetti della sintassi inglese sono stati variati. Per questo in tedesco e olandese il verbo principale è posto alla fine della frase, mentre in inglese, come ad esempio in islandese o svedese, il verbo principale è anticipato subito dopo il soggetto e dopo gli ausiliari o modali.

C’è inoltre da notare che, soprattutto durante quello che è oggi definito il Middle English(dall’XI al XV secolo d.C.) – periodo in cui è andata definendosi la lingua che conosciamo oggi – la lingua franco-normanna è entrata assieme ai conquistatori, ed è rimasta a lungo prima la lingua ufficiale, e successivamente la lingua di prestigio parlata da letterati e persone colte. Ebbe così un’enorme influenza nella lingua locale, tanto che nell’inglese moderno ben il 29% dei vocaboli hanno questa origine. 
È per lo stesso motivo che troviamo in inglese anomalie come vocaboli molto diversi per indicare alcuni animali e la loro carne: pig e cow (termini di origine germanica) per gli animali, mentre la loro carne è beef e pork (dal francese bœuf e porc). Oppure espressioni molto diverse tra l’inglese formale (a cordial reception, dal francese) e informale (a hearty welcome, termini di origine germanica).

Dunque la complessità dello spelling e della pronuncia della lingua inglese è un riflesso diretto della sua evoluzione e stratificazione: consigliamo sempre di conoscere questa storia e di accettare questo fatto invece che immusonirsi o lamentarsi ogni volta che incontriamothrough o laugh:)

 

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