Quali sono le differenze tra lo spagnolo parlato in Spagna e quello usato in America Latina?

14.02.2014 15:22

Spesso, ci si chiede quali sono le differenze tra lo spagnolo parlato in Spagna e quello comunemente usato in America Latina. Benché ci siano delle distinzioni, è opportuno spiegare, innanzitutto, che i parlanti di questa lingua riescono a capirsi l’un l’altro senza difficoltà, che siano originari di Cadice, Cuzco, Salamanca o Santo Domingo.

 

Detto questo, è vero che esistono alcune differenze tra lo spagnolo parlato in Spagna e in America Latina, oltre alle varianti utilizzate in zone del Sudamerica… e in diverse regioni della penisola iberica!

Ma come si chiama questa lingua? In America Latina viene comunemente chiamata castellano (castigliano, dalla regione della Castiglia), piuttosto che español (spagnolo). Questo accade anche in alcune regioni della Spagna, dove sono presenti altre lingue ufficiali come il galiziano e il catalano, le quali rientrano pienamente nella definizione di “lingua spagnola”.

Perché ci sono delle differenze?

Quando i colonizzatori spagnoli lasciarono la loro madrepatria, per diffondere nel mondo il Verbo di Dio e ricevere in cambio metalli preziosi, portarono con sé anche una lingua che stava giù subendo dei processi di cambiamento nella sua terra d’origine.

Il linguista A. Marckwardt inventò il termine “colonial lag”, per descrivere la situazione in cui l’idioma parlato nelle colonie non riesce più a restare al passo con le innovazioni linguistiche che si verificano nel paese d’origine. Un esempio molto esplicativo è riconducibile alla lingua inglese, con il termine fall utilizzato negli Stati Uniti e il corrispondente autumn in Gran Bretagna. Quando i colonizzatori britannici arrivarono in America, il termine fall era molto più diffuso della versione latina, ma ben presto l’inglese britannico adottò la variante francese autumn: il termine fall divenne obsoleto in Gran Bretagna, ma continuò ad essere utilizzato regolarmente nelle colonie americane. Questo processo si verifica sia nel lessico che nella grammatica.

Ritornando allo spagnolo, dopo le prime colonizzazioni, vi furono poi vari gruppi di emigranti da varie parti d’Europa, i quali esportarono le loro tradizioni linguistiche in Sudamerica ed incontrarono a loro volta altri idiomi e culture. Da questa fusione si originò una varietà di dialetti locali.

 

Quando vennero fondate le colonie, i gruppi provenienti da varie zone della Spagna portarono con sé lo spagnolo parlato al tempo, oltre a vari elementi dei loro dialetti locali. Lo spagnolo delle colonie iniziò poi a svilupparsi in varie direzioni, a causa dei contatti molto limitati con la madrepatria spagnola (i telefoni erano ancora lontani anni luce). Alcune caratteristiche del vecchio spagnolo vennero mantenute, altri eliminate.

Uno degli esempi più lampanti di questo processo è il termine vos, diffuso in particolare in Argentina, Paraguay e Uruguay. Utilizzato in origine come seconda persona plurale, vos si è trasformato, in seguito, in una versione più cordiale del pronome di seconda persona singolare, da usare tra amici e familiari. Diffuso in spagnolo al tempo della colonizzazione della punta meridionale delle Americhe, questo pronome cadde in disuso in Spagna, ma continuò ad essere utilizzato nella zona del Rio de la Plata. Ancora oggi, esattamente come 150 anni fa, in un vivace café di Buenos Aires, è molto facile sentirsi chiedere “de donde sos? piuttosto che “de donde eres?”

L’utilizzo di vos e delle sua coniugazione sembra subire oggi un processo di espansione in altre parti dell’America Latina, dove prima veniva utilizzato solo da gruppi minoritari, come BoliviaCile, Nicaragua e Costa Rica.

Tuttavia, la cosa più importante è che chiunque, in qualsiasi parte del mondo, sarà in grado di capirvi, indipendentemente dalla forma  o vos. In Spagna potrebbero pensare semplicemente che siete dei viaggiatori spazio-temporali provenienti dal Medio Evo (o dall’Argentina).

Ustedes

Le varietà di spagnolo presenti in Sudamerica non utilizzano la forma vosotros (voi, plurale, informale), preferendo il più formale ustedes. Questo significa che, chi impara lo spagnolo in Spagna, dovrà necessariamente ricordarsi un’altra desinenza nella coniugazione dei verbi.

In Spagna, ad esempio, potrete chiedere ai vostri amici Cuál fue la última pelicula que visteis? (qual è stato l’ultimo film che avete visto?), ma ai loro nonni direte probabilmente Cuál fue la última pelicula que vieron? In America Latina, invece, questa seconda forma viene utilizzata in entrambi i casi.

Ustedes viene utilizzato anche alle Isole Canarie, mentre solo le Baleari e la Spagna continentale usanovosotros. Se decidete di utilizzare la forma latinoamericana, anche in Spagna vi capiranno perfettamente. Infatti, le persone vi considereranno semplicemente molto educati!

Lessico

La maggior parte delle parole spagnole sono universali, tranne alcune. Tra i vari esempi spiccano teléfono móvil/celular e ordenador/computadora (il secondo termine di queste coppie di esempi è la versione latinoamericana). Ci sono poi molte altre parole che cambiano a seconda della varietà di spagnolo. Penna, ad esempio, si dice boligrafo in Spagna, ma diventa lápiz pasta in Cile, lapicera in Argentina e così via. Guardate questo fantastico video, realizzato da due fratelli colombiani sulla diversità delle parole nella lingua spagnola:

 

Tutto sommato, le differenze nel vocabolario spagnolo non sono più evidenti di quelle tra inglese britannico e inglese americano. Da prendere con la dovuta cautela.

In Spagna, il verbo coger (prendere) viene utilizzato tutto il tempo, non solo per indicare l’atto di prendere, ma anche di afferrare o cogliere. Ad esempio, coge las riendas de tu vida – prendi le redini della tua vita. In America Latina, coger è un termine del linguaggio slang, ampiamente utilizzato per descrivere, ehm, beh sì… l’atto dell’amore.

Pronuncia

Le maggiori differenze in spagnolo si verificano nella pronuncia, ma anche in questo caso non sono poi così grandi. In alcune zone dell’America Centrale, ad esempio, la s spesso non viene pronunciata e anche altre sillabe possono subire la stessa sorte. In Argentina, la doppia -l, di solito pronunciata come il dittongo i di ieri, suona come la g nella parte finale della parola garage.

Forse, la differenza più importante tra pronuncia spagnola e sudamericana consiste nella cosiddetta “lisca” spagnola che, a Madrid e in altre zone della Spagna, fa pronunciare la s come una th (anche se non si tratta di un vero difetto di pronuncia). La leggenda narra che questo modo di articolare la s ebbe inizio al tempo di re Ferdinando, il cui difetto di pronuncia venne subito copiato dalla nobiltà spagnola. Come spesso accade, la leggenda è solo una bella storia: molto probabilmente, la pronuncia si è evoluta dalla fonologia già esistente nel castigliano medievale, benché non si riesca comunque a spiegare perché questa caratteristica non abbia attecchito nelle colonie. Rimane comunque il fatto che non tutte le innovazioni di una lingua seguono la logica, come potete scoprire nel nostro articolo sull’ortografia inglese.

Inevitabilmente, v’impregnerete dell’accento locale in qualsiasi posto sceglierete di studiare lo spagnolo, ma questo non v’impedirà affatto di comunicare con gli altri parlanti di questa lingua. Tutti hanno un accento quando parlano e non esiste un accento “migliore” o “peggiore”. Se quando imparate una lingua acquisite una certa inflessione, che sia in spagnolo o in una qualsiasi altra lingua, questa diventerà parte di quello che siete e delle vostre esperienze… oltre ad essere un ottimo modo per rompere il ghiaccio quando viaggiate.

È meglio imparare lo spagnolo in Spagna o in America Latina?

Alcune persone sostengono che lo spagnolo parlato in Colombia sia la forma più chiara ed elegante. Altri ritengono che lo spagnolo in Argentina sia ricco di sensualità. Altri ancora che lo spagnolo usato a Madrid sia il più importante, perché qui si trova la Real Academia Española, l’istituto che regolamenta la lingua.

Tuttavia, la scelta della destinazione per imparare la lingua non dovrebbe mai essere una questione di spagnolo parlato in Spagna o in America Latina. Quando scegliete di studiare lo spagnolo, concentratevi piuttosto sul posto dove vorreste trovarvi, sul tipo di avventure che vorreste vivere e, naturalmente, sul budget che avete a disposizione. Di una cosa potete essere certi: qualsiasi varietà imparerete vi darà la possibilità di comunicare e di essere capiti da tutti i parlanti di questa lingua meravigliosa, in ogni parte del mondo.

[fonte https://expertise.esl.it/lingue-2/differenze-tra-lo-spagnolo-parlato-in-spagna-e-in-america-latina/]

 

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